Quante volte ti è capitato di camminare per le vie di New York o di San Francisco e tenere lo sguardo all’insù? Certamente ti avranno attratto i grattacieli svettanti verso l’alto, ma se guardi con attenzione le pareti in mattoni degli edifici, dietro l’angolo scoprirai le Ghost Signs. Quando infatti non esisteva il web o i cartelloni pubblicitari prodotti in serie, entravano in azione i Walldogs e realizzavano coloratissime reclame sui muri degli edifici e dei locali commerciali. Ma perchè ora si chiamano ghost signs? Se non sai che cosa significa ghost signs leggi l’articolo per scoprire tutto sulle insegne fantasma d’America. In un on the road tra lo Yellowston park e il Glacier fermati a Butte in Montana per scoprire le sue storiche insegne fantasma.
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Indice articolo
Che cosa significa Ghost signs: le insegne fantasma d’America
Nella nostra era digitale tutte le informazioni passano dal web. Oggi il modo più immediato per fare pubblicità ad un’attività commerciale è comunicarlo su Instagram o su una pagina Facebook. Ma quando tutto questo non esisteva ancora, come si divulgava un nuovo locale o un nuovo business? Molto semplice, si dipingeva il nome del proprio negozio o della fabbrica direttamente sui muri esterni degli edifici. Attenzione però, non si trattava soltanto di una comune insegna, ma diventava un vero e proprio cartellone pubblicitario.
Tra la fine dell’800 e la metà del ‘900 ne furono realizzati migliaia nelle grandi città europee, come Londra e Parigi, ma soprattutto furono gli Stati Uniti a tappezzare le proprie metropoli, come anche le piccole città del west con queste reclame.
Ecco allora che le pareti di molti edifici in mattoni cominciarono a colorarsi delle pubblicità di centinaia di marchi commericiali, come la Coca-Cola o il Mail Pouch Chewing Tobacco. Ed erano poi realizzate a regola d’arte così da catturare lo sguardo dei viaggiatori ed indurli ad acquistare i prodotti reclamizzati.
Naturalmente queste insegne nel corso degli anni sono cambiate, talvolta sostituite da altre. Oppure le ristrutturazioni degli edifici che le ospitavano le hanno cancellate o coperte per sempre con intonaci e vernici. Senza contare poi l’azione degli agenti atmosferici, che ha contribuito a farle scomparire. In molti casi tuttavia le reclame sono sopravvissute nei loro colori sbiaditi, ecco dunque perchè si chiamano ghost signs, cioè insegne fantasma.
Moltissimi infatti di questi cartelloni pubblicitari, talvolta di dimensioni enormi, sono ancora conservati, grazie alla presenza del piombo nei colori usati dai Walldogs. Ora ti starai chiedendo chi sono i Walldogs, beh, se ho stuzzicato la tua curiosità continua a leggere ed avrai le risposte.
I walldosgs: gli artigiani delle insegne pubblicitarie d’America
Questo modo di fare pubblicità alla propria attività commerciale si diffuse così tanto che nacquero degli artigiani specializzati, i così detti Walldogs. Il lavoro che svolgevano aveva un duplice risvolto, da un lato l’aspetto creativo e artistico che faceva sì che ogni insegna fosse diversa dall’altra. Ma dall’altro anche l’alto rischio che correvano, lavorando sospesi ai muri di mattoni degli edifici ad altezze a volte vertiginose.
Infatti non a caso il loro era considerato un lavoro da cani. Questi artigiani-artisti lavoravano sotto il sole cocente o nell’aria gelida dell’inverno fino a 10 ore di fila, armati solo di un pennello e secchi di vernice.
La rinascita delle ghost signs e i nuovi Walldogs
A partire dagli anni ’90 gli Americani hanno cominciato a riscoprire il valore storico e artistico di questi cartelloni pubblicitari, sbiaditi dal tempo. I ghost signs sono infatti a tutti gli effetti una finestra sul passato. Un passato commerciale che non c’è più, ma che sopravvive ancora in queste scritte non più vivaci nei colori, ma pur sempre importante testimonianza storica.
Oggi negli Stati Uniti si assiste alla rinascita di una nuova generazione di Walldogs. Questi pittori di insegne partecipano a veri e propri festival per far rinascere così sulle pareti di mattoni gli storici messaggi pubblicitari.
Una sola è la regola dei moderni walldogs: dipingere solo le reclame di aziende che ora non esistono più, ma che hanno segnato il passato commerciale di quella città.
Per diventare un walldog basta presentarsi ad un evento con il pennello in mano e dare di nuovo vita alle pareti di mattoncini di qualche edificio storico. Naturalmente la scelta del pannello da dipingere deve corrispondere e anzi illustrare il background storico di quell’edificio.
Si discute molto, soprattutto in America, su quale sorte si debba riservare a queste scritte storiche.
C’è infatti chi propone di lasciare che il tempo faccia il suo corso e le faccia mano mano scomparire. E poi c’è anche chi vorrebbe invece restaurarle e preservarle come sentinelle del passato di edifici, che hanno fatto la storia di quella città. Di ciò in particolare si occupa il National Trust for Historic Preservation, sito che offre informazione anche sui luoghi d’America ricchi di insegne fantasma.
E TU COSA NE PENSI? PRESERVARE I MESSAGGI PUBBLICITARI O LASCIARLI CANCELLARE DAL TEMPO?
2 commenti
A me piacciono molto queste scritte e non conoscevo gli aspetti storici. Spero vengano recuperate e restaurate per preservarle!
Infatti! Sono davvero una finestra sul passato. E poi alcune sono quasi delle opere d’arte create dall’abilitià e dalla fantasia dei walldogs