Devi sapere che il Great American West non offre solo paesaggi a perdita d’occhio e vecchie città del west. C’è infatti un’altra interessante chicca da scoprire. Talvolta basta passeggiare per il downton delle piccole città del west guardando in su, per scoprire i Ghost signs. Se non sai di che cosa si tratta, trovi tutte le informazioni nel mio articolo Ghost Signs d’America. In questo post ti racconto in particolare acuni ghost signs che abbiamo visto nella città di Butte nello stato del Montana. A noi si è aperto un mondo davvero affascinante, quindi continua a leggere per scoprire dove vedere i ghost signs a Butte in Montana.
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Indice articolo
I ghost signs a Butte in Montana
Alla fine dell’800 la città di Butte in Montana divenne un impotante centro di estrazione dell’argento e dell’oro, ma ciò che la fece decollare fu la scoperta del rame. La città cominciò ad arricchirsi a tal punto da diventare, con i suoi 100000 abitanti, la city più grande tra Chicago e San Francisco.
Grazie a questa attività mineraria la città tra il 1880 e il 1930 si arricchì di fiorenti attività commerciali.
Infatti non solo si occupava dell’estrazione e del trasporto dei minerali, ma era anche fondamentale fornire tutti i beni di prima necessità agli operai e alle loro famiglie.
Spuntarono così botteghe, locali e attività commerciali e con loro anche le insegne pubblicitarie. Che fossero sigari, cioccolatini, whiskey o Coca Cola, la città cominciò a colorarsi delle loro reclame in bella vista sui muri di mattoncini.
Difatti in un’epoca in cui non c’erano Google e nemmeno i social come Facebook e Instagram i proprietari erano disposti a fare di tutto per far conoscere le proprie attività commericali.
Assoldavano allora i walldogs, artigiani-pittori che armati di pennelli e vernici, dipingevano i muri esterni degli edifici con slogan, ma anche creative immagini pubblicitarie.
Dove vedere i migliori ghost signs a Butte in Montana
Le insegne sono dette ghost, cioè fantasma, proprio perchè nel tempo si sono sbiadite, fino in molti casi a scomparire.
Tuttavia nella città di Butte ben 100 antiche insegne pubblicitarie si sono conservate nel quartiere che va da Front Street a Walkerville. Ognuna ci racconta un pezzo di storia di Butte, ma anche degli edifici che hanno svolto un ruolo importante nella crescita economica della città.
Dal 1999 la città ha riscoperto il grande valore storico e artistico di queste insegne, incominciando così un’opera di restauro e conservazione.
Persino National Trust for Historic Preservation’s supporta questo tipo di lavoro e fa sì che il passato commerciale di Butte non scompaia, ma al contrario si racconti attraverso gli edifici che hanno ospitato importanti botteghe e attività.
Seguimi allora in questo percorso lungo Uptown di Butte e ti mostrerò alcuni dei ghost signs più significativi di Butte.
Sweet’s Candies
Quando Butte aveva 100000 abitanti e le strade brulicavano di gente di tutte le età, il minimo che un’attività commerciale potesse fare era mettersi in mostra, insomma raggiungere più visibilità possibile.
La Sweet’s Candies ci riuscì grazie al suo enorme cartellone pubblicitario dipinto sul lato est dell’Imperial Block al 78 di E. Park Street. L’azienda era originaria di Salt Lake City ed esiste ancora oggi. Evidentemente non solo per la bontà delle sue caramelle, ma anche per un’ottima azione di marketing.
La particolarità di questa insegna è che non è anonima. Conosciamo infatti il nome del Walldog che la realizzò negli anni Venti, un certo Frank G. Meinhart, di St. Louis che giunse a Butte da govane e vi lavorò fino al 1927. L’altra insegna che porta la sua firma a Butte e quella della Smoke Dry Climate Cigars, sul lato sud dell’Alano Club al 721 di S. Utah Street.
Sweet Caporal Cigarettes
Quando ancora l’America non aveva dichiarato guerra al tabagismo, le immagini pubblicitarie delle sigarette erano all’ordine del giorno. A Butte, sullo stesso edificio dove abbiamo visto Sweet Candies, ecco l’insegna della Sweet Caporal, una delle più antiche marche di sigarette americane.
Il marchio iniziò la produzione nel 1878 a New York e smise solo nel 2011.
La particolarità di questi pacchetti di sigarette è che al loro interno includevano le “cigarette cards”, cioè delle piccole carte da collezione, un po’ come succedeva anche in Inghilterra prima della seconda guerra mondiale o per il nostro Dado Liebig.
E TU COSA NE PENSI? PRESERVARE I MESSAGGI PUBBLICITARI O LASCIARLI CANCELLARE DAL TEMPO?